«Il bello non è vero»
Arredatore o Architetto?
Spesso mi sono trovato nella situazione di doverne spiegare la differenza.
Nel tempo sono arrivato alla conclusione di paragonare l'Architettura alla prosa e l'arredamento alla poesia.
Ho scoperto tuttavia decine di amanti di Ovidio e di Verlaine.
Questo è normale, ma perché così tanti amanti?
La motivazione, semplice ed esaustiva è sempre stata la stessa: "La poesia è bella".
...ma cos'è la bellezza?
"La verità è bellezza, bellezza è verità" recita un verso di Keats.
"Il bello non è vero", scriveva Leopardi solo cinque anni dopo Keats. E intendeva che le illusioni sono belle, che la poesia può certo smascherare le illusioni ma cercherà sempre qualcosa di meglio della verità.
La bellezza è forma e nel momento in cui la forma si chiude taglierà necessariamente fuori una parte della verità.
La bellezza è pericolosa, perché tende a essere alternativa alla realtà.
La bellezza è retorica.
La bellezza è lenta perché qualcosa per essere bello deve rispettare dei canoni estetici che la società di un determinato spazio e in un determinato tempo ritiene tali.
La bellezza del Rinascimento non è la stessa del Barocco o dell'Art Nouveau.
I canoni orientali sono differenti da quelli occidentali.
Una varietà di bellezze in cui è vano cercare una supremazia.
La ricerca della bellezza risulta quindi senza senso.
Tornando a Keats credo nella verità.
L'architettura deve cercare la verità.
E concludo così: