Indice costi Architetto
- Indice costi Architetto
- Introduzione
- Cos'è la Manutenzione Ordinaria
- Cos'è la CIAL, chi la prepara e dove si presenta
- Cos'è la SCIA, chi la prepara e dove si presenta
- Quando è obbligatorio presentare la SCIA ex DIA
- Documenti necessari
- Se i lavori sono già iniziati
- Se i lavori sono già terminati
- Bisogna presentare una nuova planimetria catastale dopo i lavori
- Quanto costa una SCIA e sue tempistiche
Introduzione
Questa pagina è stata creata per aiutare gli utenti a distinguere in base alla tipologia di intervento la corretta pratica edilizia per poi predisporla correttamente presso gli uffici comunali.
Cos'è la Manutenzione Ordinaria
In breve possiamo riassumere gli interventi di Manutenzione Ordinaria, tutti quelli in cui in una unità immobiliare non vengono spostate le mura interne e non vengono creati volumi o superfici coperte nuove. Quindi sostituire una pavimentazione, rifare gli impianti elettrico e/o idraulico, comprese le opere di muratura come la creazione delle traccie, la rasatura dei muri e l'intonacatura, sono tutte opere di Manutenzione Ordinaria. Se invece vengono spostate le tramezze interne, demolite le pareti o creati nuovi muri, si entra in Manutenzione Straordinaria. Per le pratiche di Manutenzione Straordinaria invece c'è sempre bisogno di un tecnico abilitato, può essere un'Architetto un Geometra o un Ingegnere.
Cos'è la CIAL, chi la prepara e dove si presenta
La CIAL è una pratica edilizia prevista per tutti quei casi in cui non si interviene sulle strutture. Da quando è stata istituita è in assoluto la pratica edilizia più diffusa. Si può utilizzare questa pratica tutte le volte che si decide di fare delle modifiche al layout del proprio appartamento, buttare giù un muro o spostare una stanza. Se invece dovete rompere una soletta per accedere al piano sottostante, rompere un muro portante o spostare un pilastro, avrete bisogno di farvi presentare una SCIA.
Cos'è la SCIA, chi la prepara e dove si presenta
La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A.) è una pratica amministrativa che bisogna redigere e consegnare prima dell'inizio dei lavori di ristrutturazione del proprio appartamento, ufficio, negozio, ecc.
Deve essere obbligatoriamente predisposta dal proprio tecnico abilitato (architetto, geometra, ingegnere o perito) e depositata presso il Comune o Municipio di appartenenza.
Quando è obbligatorio presentare la SCIA ex DIA
I casi in cui è obbligatorio predisporre la S.C.I.A. sono definiti dal DPR 380/2001 artt. 22, 23 e 37.
Nel 2001 il DPR usava il termine D.I.A. (Denuncia di Inizio Attività). La legge 106/2011 ha sostituito definitivamente la DIA con l'istituto della Segnalazione Certificata di Inizio Attività - SCIA.
In generale, è obbligatorio nel caso di manutenzione straordinaria, ridistribuzione di spazi interni, opere murarie, realizzazione di bagni.
Documenti necessari
- Atto di proprietà (spesso basta un'autocertificazione);
- Se l'immobile è di proprietà di una società è necessaria la visura camerale della stessa;
- Se l'immobile è in leasing vale quanto detto al punto precedente e bisogna inoltre ottenere una delega come spiegato al punto successivo;
- Eventuale delega dal proprietario nel caso di lavori saranno effettuati dal conduttore dell'immobile;
- Fotocopie di Carta di Identità e Codice Fiscale di tutti i proprietari;
- Titolo abilitativo dell'opera (condono e/o progetto);
- Documentazione catastale (visura e planimetria);
- Relazione e Progetto ante/post operam a firma di un tecnico abilitato;
- Marca da bollo, pagamento dei diritti di segreteria e sanzioni eventuali;
- DURC imprese esecutrici (Documento Unico Regolarità Contributiva);
- Visura Camerale di tutte le imprese esecutrici;
- Autodichiarazione Organico Medio Annuo di tutte le imprese esecutrici;
- Fotocopie di Carta di Identità e Codice Fiscale dei rappresentanti legali di tutte le imprese esecutrici;
Se i lavori sono già iniziati
In questo caso è necessario predisporre una S.C.I.A. tardiva.
In sintesi si tratta di presentare una S.C.I.A. tradizionale previo pagamento di una ammenda che in genere qui a Milano è di 516 €.
Non bisogna sospendere i lavori né aspettare autorizzazione.
Se i lavori sono già terminati
In questo caso è necessario predisporre una SCIA in sanatoria.
In sintesi si tratta di presentare una S.C.I.A. tradizionale previo pagamento di una ammenda variabile tra 516 € e 10.000 € a seconda dei lavori eseguiti in assenza di titolo abilitativo.
Tale importo viene definito dal dirigente dell'Ufficio Tecnico comunale.
Bisogna presentare una nuova planimetria catastale dopo i lavori
I casi in cui è obbligatorio effettuare una variazione catastale dell'immobile (DOCFA), successivamente ad una ristrutturazione, sono definiti dalla Legge 311/2004 art. 1 c. 336-340 e dalla Circolare 1/2006 dell'Agenzia del Territorio.
In generale, è obbligatorio nel caso di modifiche murarie.
Quanto costa una SCIA e sue tempistiche
Le tempistiche per una S.C.I.A. sono variabili a seconda degli interventi di ristrutturazione eseguiti sull'immobile. In generale 14 giorni lavorativi, ma anche in 7 per le urgenze.
In generale per un appartamento di 100 mq. i costi sono:
SCIA 1200 euro (per lavori da iniziare);
SCIA in Sanatoria 800 euro (per lavori già terminati).
Restano ovviamente esclusi gli oneri di deposito e le sanzioni eventuali.